““Mi piace questa idea della ‘rivoluzione gentile’ perché dovremo con gentilezza rubare competenze dato che nessuno ci ha regalato nulla, rubare spazio, e farlo però nel modo giusto. Ecco perché il concetto di ‘rivoluzione gentile’ mi piace molto, rallenteranno i tempi, non importa l’importante è costruire dei modelli e il Cantiere delle donne è una bella scelta perché fornisce l’idea di qualcosa che può cambiare. Un cantiere in fieri. Mi vengono in mente i cantieri delle cattedrali medievali che duravano cento anni, e in cento anni si realizzavano. Questo significa che si avvicendavano uomini su uomini che i progetti venivano modificati, dobbiamo essere capaci di modificare i progetti, dobbiamo essere in grado di modificare sempre il nostro progetto, buon cantiere”.